Circolo di conversazione

RAGUSA IBLA
Nome: Circolo di conversazione
Indirizo: Via alloro 5
Coordinate GPS: 36.926331, 14.744175

Il Circolo di conversazione è un palazzo di Ragusa, situato nel quartiere d’Ibla, in Piazza del Duomo. Noto anche come Caffè dei cavalieri, un raro esempio di stabile costruito appositamente a tale scopo.

L’edificio viene costruito nel 1850 in stile neoclassico dall’aristocrazia cittadina, allo scopo di avere un luogo apposito dove poter conversare e trascorrere il tempo, lontani e isolati dalla gente comune.

Circolo di conversazione

Il prospetto, che si sviluppa su un solo piano, ha tre porte inquadrate da sei paraste scanalate con capitelli di ordine dorico. Il cornicione, come vuole questo stile, è ornato da triglifi e in corrispondenza delle porte presenta tre bassorilievi con due donne alate che sorreggono una lampada e due sfingi ai lati. Al centro, come coronamento, è infine posta l’insegna dell’edificio, decorata dallo stemma della città, affiancato da due leoni antropomorfi e circondato da una ghirlanda di fiori.

Il fastoso salone delle feste mostra un soffitto affrescato dal ragusano Tino Del Campo alla fine dell’Ottocento, con un’allegoria delle arti e delle scienze e quattro medaglioni agli angoli raffiguranti Dante, Michelangelo, Galileo e Vincenzo Bellini. Quattro grandi specchiere con cornici dorate sopra divani di damasco rosso, seta rossa delle pareti, tendaggi e un grande lampadario in rame, costituito da una zucca con i suoi tralci, completano l’arredo. Gli altri locali, sei in tutto (sette con il salone delle feste) sono altrettanto prestigiosi, dedicati al gioco e alla lettura. Un delizioso giardino interno rende l’ambiente uno tra i più gradevoli ed esclusivi della città.

S. Maria Delle Scale

RAGUSA IBLA
Nome: Chiesa S. Maria delle scale
Indirizzo:  Discesa Santa Maria
Coordinate GPS: 36.925362, 14.735145

La chiesa di Santa Maria delle Scale è una chiesa di Ragusa. È posta tra Ragusa Ibla e Ragusa Superiore, al limite tra i due centri.

Secondo una tradizione locale[senza fonte] la chiesa sarebbe stata edificata dai monaci cistercensi dell’abbazia di Santa Maria di Roccadia di Lentini, in forme gotiche, nella prima metà del XIII secolo. Dopo il terremoto del 1693 fu ampliata e in gran parte ricostruita in stile barocco.

Foto © Angelo Giglio

La chiesa è a tre navate e priva di abside.
Dell’ingresso centrale originale rimane la parte sinistra del portale.

Dalla navata centrale si possono notare quattro portali che danno sull’antica navata centrale della chiesa originaria. Il primo portale, a destra dell’ingresso, poggia su due colonnine scolpite che si innalzano a formare un arco acuto in stile gotico. Il secondo portale presenta anch’esso un arco acuto in stile gotico, in cima ad esso è presente una figura di Madonna col Bambino. Nell’altare del secondo portale è visibile un gruppo scultoreo rappresentante la Pietà. Il terzo portale presenta la parte inferiore con colonnine in stile gotico e quella superiore con fioroni in stile rinascimentale. Nell’altare corrispondente al terzo altare è visibile una bellissima opera in terracotta del 1538 raffigurante “il Transito della Vergine”. Il Quarto portale presenta un fascio di colonnine che si innalzano fino a formare un arco acuto in stile gotico. Nell’altare del quarto portale si può ammirare un quadro raffigurante la Madonna col Bambino.

Ringraziamenti:

Foto © Angelo Giglio

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Il Duomo di S.Giorgio

RAGUSA IBLA
Nome: Duomo di S. Giorgio
Indirizo: Piazza Duomo 19
Coordinate GPS: 36.926843, 14.742178

Antica chiesa madre della città prima del 1693, sorgeva all’estremità est dell’abitato, nei pressi dell’attuale giardino Ibleo, dove si trova ancora il grande portale quattrocentesco, di stile gotico-catalano, unica vestigia rimasta dell’antico tempio.

La chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto e restarono in piedi parte della facciata, alcune cappelle e parte della Cappella maggiore, per cui venne costruito un ampio locale adiacente alla navata sinistra del vecchio tempio, in cui poter svolgere le funzioni.

Nel secondo quarto del XVIII secolo, si decise di trasferire la chiesa nel sito della vecchia di San Nicola, che fino al XVI secolo era stata la parrocchia dei fedeli di rito greco e successivamente, passata al rito latino, era divenuta “chiesa sacramentale” di San Giorgio.

Foto © Pino Lazzara

Foto ©  Pino Lazzara

Del progetto venne incaricato nel 1738 Rosario Gagliardi, architetto di Noto, uno dei protagonisti della ricostruzione barocca, di cui questo edificio è forse l’opera migliore: infatti per costruirla l’artista ideò un superbo gioco di prospettiva; orientò la chiesa un po’ più a sinistra della piazza antistante (lo si può ben notare) così che la futura cupola fosse visibile dietro l’imponente facciata a campanile, caratteristica peculiare delle chiese del Gagliardi.

La prima pietra fu posta il 28 giugno del 1739, come ricorda una lapide murata sul lato destro della scalinata, e tuttavia, come ricorda l’enigmatica iscrizione posta sul lato opposto, i lavori poterono cominciare solo nel 1744. Il 5 ottobre 1775, con la “salita” delle campane, si conclusero i lavori della facciata. Secondo tradizione la cupola sarebbe stata progettata e realizzata nel 1820 dal capomastro ragusano Carmelo Cultraro, su modello di quella del Pantheon di Parigi, ma recenti studi e riscontri archivistici ne assegnano la paternità all’architetto Stefano Ittar.

Al Vescovo venne intitolato l’altare del transetto destro che probabilmente è posto nel luogo in cui sorgeva l’altare maggiore dell’antica chiesa.[senza fonte] L’ultima modifica del complesso risale al 1890, quando venne realizzata l’inferriata che cinge la scalinata. In questo duomo è stato girato la seconda serie di L’onore e il rispetto. Nell’attiguo museo del Duomo sono conservate le vestigia dell’antica San Giorgio, compreso un magnifico altare cinquecentesco del Gagini.